RECENSIONE – Un’opera da…tre euro al “Corsini”
BARBERINO DI MUGELLO – Un buon inizio questa stagione del Corsini a Barberino. Certamente si è trattato di una scelta molto coraggiosa per varie ragioni.
In primo luogo, la riproposizione di un testo come “L’opera da tre soldi” di Brecht, dopo la serie infinita di rappresentazioni del lavoro realizzate, nel corso degli anni, con allestimenti e interpreti prestigiosi.
Coraggiosa in secondo luogo perché scelta a conclusione di un corso di formazione teatrale con allievi ben preparati e ben diretti, ma in teoria privi della necessaria esperienza per affrontare un testo così impegnativo. Eppure il risultato è stato veramente apprezzabile. Soprattutto coraggiosa perché il testo nasce profondamente radicato nella realtà storica del momento in cui è stato scritto e se pensiamo al contesto originario in cui “L’Opera” era stata presentata (1928), il lavoro appare un po’ datato, se lo valutiamo soltanto entro i confini del suo quadro generale d’origine.
Da pochi anni c’erano stati la Rivoluzione d’ottobre e la nascita del Partito Nazista e con questa Opera, che è un feroce attacco alla società borghese, Brecht conferma la sua decisa scelta di campo.
Allora, a che cosa serve oggi assistere a questa carrellata di “mostri” senza scrupoli che infettavano, quasi cento anni fa, ogni angolo della società? La risposta è semplice: guardiamoci attorno.
Cambiamo l’epoca, il contesto, adattiamo i personaggi e vedremo che il lavoro, da molti punti di vista, ci sembrerà purtroppo di stringente attualità. Lo stesso Brecht aveva attinto a un’opera settecentesca che trattava in modo simile
della borghesia inglese dell’epoca. Mettiamoci nella stessa situazione di Brecht, assistiamo alla sua Opera da tre soldi con il suo stesso spirito critico, guardiamo la sua opera, a distanza di quasi un secolo, come lui aveva fatto con “L’opera del mendicante”; di John Gay . Chissà che anche a noi non venga la voglia di scrivere “Un’opera da tre euro” ambientata ai giorni nostri?
Danilo Nucci
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 novembre 2019