Intervista a Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, a Barberino con lo spettacolo “Al clima non ci credo”
BARBERINO DI MUGELLO – In questa intervista Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni raccontano in anteprima genesi e contesto del loro spettacolo, “Al clima non ci credo”, che si tiene in prima nazionale al teatro comunale “Corsini” di Barberino di Mugello. Un geologo famoso, spesso in tv e in radio a parlare di ambiente, e un cantante, attore e matematico, insieme per la prima volta sulla scena. Uno spettacolo atteso, tanto che i biglietti sono esauriti ma è aperta una lista d’attesa. Per prenotarsi è necessario mandare una mail a [email protected] oppure chiamare il numero 055.841237 dalle 15.00 in poi.
Com’è nato questo strano incontro?
Tozzi : Mi capitò di vedere un video di una canzone di Lorenzo Baglioni, queste sue canzoni bizzarre e intelligenti, e nel video, c’era anche la mia immagine. Parlava di geologia, e mi colpì perché nessuno è solito usare le canzoni per queste cose. Pensai allora che forse saremmo riusciti a mettere insieme le nostre diverse maniere di articolare la divulgazione, e lo cercai.
Baglioni: Rispondo a fortissimo rischio di ruffianata, ma quando fai musica e divulgazione e ti arriva una chiamata di Mario Tozzi il cuore ti batte forte, ed è un grande motivo di orgoglio aver poi concretizzato questo percorso.
E’ uno spettacolo divertente?
Baglioni: Si, lo è. Nelle due anteprime abbiamo visto che la reazione del pubblico è quella che speravamo. Non è uno spettacolo comico, ma ci sono momenti molto divertenti. E c’è però, detta alla fiorentina, tanta ‘ciccia,’ l’unione tra me e Mario sostiene bene la parte contenutistica, e penso sia credibile.
Tozzi: Ce la prendiamo assai con le bufale sul clima, e cerchiamo di smontarle, e nello smontarle vengono fuori cose paradossali e anche questo fa divertire.
Come si svolge “Al clima non ci credo”?
Baglioni: Non è né una conferenza né un classico spettacolo. Non voglio dire che ci siamo inventati un nuovo format. Ma la cosa più piacevole è che siamo riusciti a trovare in modo del tutto naturale un modo di stare sul palco con i nostri due mondi, che per qualcosa di magico si fondono bene.
Il messaggio di fondo qual è??
Tozzi: Che dobbiamo piantarla di farci fregare da chi ci vende false illusioni da chi sostiene che il cambiamento climatico non esiste, o non dipende dall’uomo e non sarà domani. In realtà c’è un problema climatico importante, che avrà conseguenze sociali e politiche.
Baglioni: Spero che questo spettacolo possa lasciare al pubblico la consapevolezza di come leggere i dati scientifici. La scienza non si fa sui social o sui magazine, si fa soltanto attraverso pubblicazioni su riviste scientifiche.
Se sei Einstein ma la tua tesi non l’hai pubblicata su una rivista scientifica, non vale.
E il passaggio dello spettacolo più efficace e convincente?
Baglioni: Una cosa che mi fa piacere sono le interazioni comiche con Mario. Se Bisio ci legge gli dico, ‘Bisio occhio, perché Mario Tozzi è la più grande spalla comica che abbiamo in Italia’. E’ sorprendente, un talento. Una goduria lavorare con lui.
Tozzi: (ride). Ci siamo divertiti. E l’interazione è la cosa più felice e convincente dello spettacolo.
Più preoccupati (della situazione) o più delusi (dalle risposte dei politici e dall’insensibilità di molti)?
Tozzi: Sono preoccupato, ma sono soprattutto deluso della reazione dei sapiens: autoassoluzione massima, capacità di reazione zero.
Baglioni: Vorrei essere ancor più preoccupato, ma mi chiedo soprattutto: come mai non riusciamo a preoccuparci come dovremmo dell’emergenza climatica? E questo porta ad agire poco e niente.
Seriamente, ma davvero possiamo fare qualcosa?
Tozzi: Seriamente sì, lo possiamo fare individualmente, tanti piccoli comportamenti, tanti cambiamenti nel mondo produttivo che possono essere messi in pratica anche guadagnandoci , tanti cambiamenti a livello nazionale e internazionale. Ma bisogna credere che questo è un problema, e la gente non pensa che il cambiamento climatico lo sia davvero.
Chi vorreste in prima fila al vostro spettacolo?
Tozzi: Io vorrei il Papa in prima fila.
Baglioni: Greta, e i giovani del Friday for Future, sono loro che hanno riportato una grande attenzione su questo tema. Penso ai tantissimi ragazzi, anche in Italia, che ogni giorno si sporcano le mani per portare avanti questa missione. Sì, vorrei una bella platea con questi ragazzi.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Gennaio 2020
Pingback: RECENSIONE - Tozzi e Baglioni. Un buon equilibrio tra divulgazione scientifica ed intrattenimento
Pingback: Il Filo del Mugello » “Al clima non ci credo”, quattro chiacchiere con Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni