Al Cimitero germanico della Futa domenica ultimo spettacolo de “La Montagna Incantata”
FIRENZUOLA – Domenica 20 agosto si conclude la serie di rappresentazioni, già iniziate a luglio della seconda parte della trilogia che Archivio Zeta sta dedicando a “La Montagna incantata”, romanzo di Thomas Mann, portato in scena con la regia e la drammaturgia di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti. Il progetto, che avrà una durata triennale (2022/2024), porta uno dei più importanti romanzi tedeschi del ‘900, in un luogo d’eccezione come il Cimitero presente al Passo della Futa.
La montagna incantata è un’opera che ci precipita nell’incantamento di un sanatorio d’alta montagna agli inizi del secolo, un luogo dove il tempo viene sospeso per sette anni fino allo scoppio della prima guerra mondiale: una parabola costituita da un’ascensione nei territori della malattia e della cura e da una discesa agli inferi delle ‘terre basse’.
Il lavoro proposto dall’Archivio Zeta è quello di pribaltare lo sguardo: con un senso di tragica ironia recitano questo grande poema della morte in una scenografia fatta di infinite lapidi della seconda guerra mondiale e questo spazio diventa Davos-Platz, un grande sanatorio per tubercolotici, destinati per la maggior parte a morire di consunzione.
Facendo leva sulla situazione straordinaria che stiamo vivendo, l’Archivio Zeta pone, a cento anni dalla pubblicazione di questo romanzo, le domande di Mann: che cos’è la malattia, come si vive in un mondo malato e in guerra? La domanda attualissima e vertiginosa di Mann è posta alla base del progetto in un momento tragico della nostra storia.
Questo progetto è pensato per un triennio costellato da due importanti anniversari: nel 2023 infatti la nostra residenza artistica al Cimitero della Futa compirà vent’anni (2003/2023) e nel 2024 si celebrerà il centenario della pubblicazione del romanzo di Thomas Mann (1924/2024).
A questo link, è possibile prenotarsi per gli ultimi spettacoli in programma.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 agosto 2023
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