RECENSIONI – NFMRpN Junior al Giotto di Vicchio: un Drago, un Eroe, la Riscossa
VICCHIO – Nell’unico debutto, domenica 9 giugno 2019 ore 17.45 al Teatro Giotto di Vicchio, 12 giovanissimi allievi hanno presentato lo spettacolo IL DRAGO del LABORATORIO TEATRALE JUNIOR di Non Faremo Molto Rumore Per Nulla. Conclusione del corso condotto e diretto dall’attore e regista Matteo Cecchini.
Il laboratorio iniziato, a grande richiesta dei genitori, è stato frequentato da ragazzi tra 8 e 12 anni con cadenza settimanale dalla fine di ottobre al debutto.
Nel mese di giugno lo scrupoloso Maestro Cecchini ha richiesto ai suoi giovani allievi due ore di impegno quotidiano!
IL DRAGO, liberamente tratto dalla complessa opera di Evgenij Schwarz, si presenta con personaggi di fiaba:
In una città arriva un cavaliere di nome Lancellotto e viene a sapere, da un gatto, che lì si è stabilito, da quattrocento anni, un drago a tre teste, che ogni anno si sceglie una ragazza, la porta nella sua grotta e la ragazza non ricompare più. Gli abitanti, ormai, acconsentono per paura di essere inceneriti dalle sue fiamme, senza tentare più di ribellarsi, com’era accaduto fino a duecento anni prima.
Lancellotto prende a cuore la condizione del popolo, tanto più che si è innamorato di Elsa, la ragazza destinata al sacrificio e promette che ucciderà il drago.
Il drago, con crudele prepotenza e con la complicità del Borgomastro del paese, ha ridotto gli abitanti ad anime morte, che non vogliono nemmeno più essere salvati dall’oppressore; alla stessa Elsa, infatti, viene ordinato di uccidere Lancellotto ma lei non lo farà.
Come in tutte le più belle fiabe, gli animali, il gatto e un asino, e persone un po’ strane, due singolari tessitori, un cappellaio e un fabbro, offrono il loro surreale aiuto al nobile cavaliere. Lancellotto può cosi uccidere il drago, ma resta ferito e perciò sparisce.
Il borgomastro subito si attribuisce quella splendida vittoria e, con suo figlio, prende il posto del drago, ristabilendo un regime di dittatura e di sopraffazione.
Nulla è cambiato.
Lo spettacolo, durato 40 minuti, in due parti per esigenze di scena, ha avuto un breve e piacevole intervallo musicale.
La trama fiabesca racconta, realmente, di un potere malefico che opprime i cittadini e li rende schiavi consenzienti incapaci di critica, della necessità di un eroe per riscattarsi dalla sottomissione e della consapevolezza che, per il bene collettivo, per la felicità di tutti, bisognerà uccidere il drago che è in ciascuno di noi. TANTA ROBA!
Considerando la visibile contentezza di tutti i giovani attori e il pubblico famigliare che ha applaudito con soddisfazione ed entusiasmo al termine dello spettacolo, la scelta di un testo come IL DRAGO è stata una sfida vincente. Per questo complimenti agli allievi e al Maestro.
Rosa Carniato
Foto Benedetta Guidi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Giugno 2019