RECENSIONI – “Gliè lume di luna”, con Daniela Morozzi per parlare di luna e della Terra
SCARPERIA E SAN PIERO – “Gliè lume di luna”. Cosa aggiungere ad una frase già così evocativa che Vania Fanciullacci, esperta d’arte dell’Associazione Marginalia, ha recuperato dai ricordi della sua infanzia e ci ha così generosamente regalato?
L’evento presentato come “serata di ascolto” e pensato per rivalutare lo stare insieme, uniti dallo stesso interesse culturale, già dal titolo riesce a trasmettere tutto il fascino di una serata decisamente riuscita.
E allora Venerdì 2 agosto ci siamo ritrovati al parcheggio davanti alla scuola elementare di Scarperia per ritirare biglietto e auricolari e incamminarci a piedi verso la Croce di Fagna che, al centro di un grande prato collinare, domina, a 360 gradi, la visuale dei monti lontani tutt’intorno.
Dopo alcuni problemi iniziali di corretto funzionamento degli auricolari e la sistemazione del pubblico su coperte, sedie e spiaggine , sotto un cielo stellato e un’unghia di luna al tramonto, Vania ci ha introdotti alla riflessione sulla fascinazione che la luna ha da sempre esercitato sull’uomo, quindi ha lasciato la parola a Daniela Morozzi, attrice di origine e di casa mugellane, eclettica e impegnata, conosciuta a vastissime platee.
Daniela ci legge bellissime poesie originali di Beatrice Niccolai “A luna libera”, con l’accompagnamento alla chitarra di Leonardo Parisio, artisti anch’essi mugellani.
Ancora si pensa a qualche verso di poesia, la luna guardiana di ogni sogno e che non tace mai nel suo silenzio, quando il professor Davide Casarosa parla dell’universo, della luna e della sua conquista, con voluto distacco scientifico. Ci ricorda che gli astronauti sono piloti militari, mandati a girare intorno alla Terra o fino alla Luna, come dire fino “all’uscio di casa” rispetto solo al nostro sistema solare. Essi, seppur militari, raccontano la commozione alla vista del nostro piccolo e speciale pianeta, immerso nel nero universo, e la paura per quel sottile velo di atmosfera che lo protegge.
Il pensiero va alle situazioni pericolose dell’ambiente, che mettono a rischio la nostra sopravvivenza e quella del nostro pianeta; forse è l’invito all’impegno e alla partecipazione il messaggio implicito di questa serata.
Ha continuato Daniela con la lettura di “I 10 minuti che cambiarono la storia” di Vittorio Zucconi, racconto drammatico dell’allunaggio del 20 luglio 1969, che ha trasmesso ai presenti momenti di suspense e di coinvolgimento assoluto.
Nel suo secondo intervento, Casarosa ha spiegato gli antefatti che hanno portato l’uomo sulla luna:
lo sviluppo della missilistica nella contrapposizione russo-americana del dopoguerra, con l’impiego di ingegneri tedeschi ex nazisti sì ,ma molto esperti di missili, la necessità di accattivarsi la simpatia popolare per le spese spaziali, anche contribuendo alla realizzazione del film “2001: odissea nello spazio” e tanto tanto altro, fino alla affermazione che, al punto in cui siamo, l’uomo dovrà affidare alla scienza e alla tecnologia il futuro della Terra e la possibilità di vita a miliardi di persone.
A questo proposito non ci sono state domande, in qualche modo attese al termine dello spettacolo.
Daniela ha letto altre cinque brevi poesie di Beatrice Niccolai, poi ha ringraziato il musicista per il feeling nell’accompagnamento e gli spettatori con la sua vivacità e simpatia.
E’ stata una serata di spettacolo anche solo per il luogo, di emozioni, di conoscenza, di riflessione, insomma di Cultura.
Rosa Carniato
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Agosto 2019