RECENSIONE – Un “Nonno Giorgio” denso di sfumature ed espressività
VAGLIA – Nessuna smentita rispetto alla presentazione dell’ultimo spettacolo della rassegna “Destinazione Teatro”, andato in scena, al Circolo Polivalente di Vaglia, sabato 25 gennaio: nonno Giorgio ha davvero conquistato il folto pubblico presente.
Alle 21.00 di un umido sabato sera, la saletta è già colma di persone e aspettative, il palco attende solo il team della Compagnia “L’altro teatro” interprete della pièce “Nonno Giorgio, cercasi badante” diretta e interpretata da Domenico Di Stefano e scritta da lui stesso con Massimo Beni.
Fin dalle prime battute, recitate nel bel vernacolo fiorentino, denso di sfumature ed espressività, il pubblico risponde con calore ed “entra” nella storia.
È un incalzare di situazioni che nella loro “vernacolesca” comicità, ruotano attorno al tema dell’invecchiamento, proprio mentre il Mondo fa dell’eterna “giovinezza ed efficienza” la conditio sine qua non per antonomasia.
Nelle esplosioni di risate, col furbo Giorgio e le sue goliardie, al punto che nessuna badante resiste, emerge, sopito ma ben evidente, il messaggio che “l’anziano è comunque un peso, sottrae tempo, energie, denaro alla famiglia che se ne fa carico e alla società tutta!”
Un finale a sorpresa, con un badante d’eccezione e una pirotecnica rivincita di nonno Giorgio, lasciano lo spettatore con un sorriso pensoso.
Abbondano applausi e ringraziamenti e col saluto agli attori della Compagnia, il pubblico si riavvia nella nebbiosa serata, all’esterno del guscio protettivo del teatro, sicuramente arricchito e divertito dalle 2 ore regalate dalla pièce.
Veloce scambio di battute col generoso Domenico ancora nei panni attoriali:
“Quando gli attori hanno visto il piccolo palcoscenico senza sipario del centro polivalente di Vaglia sono rimasti disorientati… ma i timori sono stati fugati dall’immediato calore e affiatamento col pubblico e lo spettacolo si è dipanato senza alcun inciampo.”
Allora DAVVERO il teatro si FA INSIEME:
attori e spettatori, i primi sostenuti e incoraggiati dalla qualità partecipativa degli altri, indipendentemente dal palco più o meno sublimato da fama e tecnologia! Anche un piccolo palco può essere veicolo di grandi emozioni!
Ancora una ragione in più per sostenerlo, questo TEATRO, sia esso il Metropolitan o la saletta di periferia.
Grazie Nonno Giorgio per averci lasciati “piacevolmente amareggiati” (come Domenico ha voluto sottolineare, riferendosi al messaggio della rappresentazione).
Grazie a coloro che si adoperano per portare il teatro nella vita, particolarmente a chi fa e diffonde quello cosiddetto “amatoriale”.
Maria Cristina Rabatti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 gennaio 2020
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