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RECENSIONE – Tra intrighi e battute: Il barbiere di Siviglia di” Non faremo molto rumore per nulla”

Posted On 01 Lug 2021
By : Caterina Tortoli
Comment: 0
Tag: Carla Gabellini, cristina anzaldi, fabrizio dionisio, Il barbiere di Siviglia, ivana capecchi, Lara Bianchi, Lucia Valeri, manuela magherini, Matteo Cecchini, matteo timori, Non Faremo Molto Rumore per Nulla, piera cantini, Tosca Rovoni, Villa Pecori Giraldi

BORGO SAN LORENZO – Nel parco di Villa Pecori Giraldi, sabato 26 giugno alle 21.00 è andato in scena lo spettacolo “Il barbiere di Siviglia” a cura della compagnia “Non faremo molto rumore per nulla”. Molti ricorderanno le famose arie dell’omonima opera di Rossini, sempre ispirata al testo di de Beaumarchais, ma, anche in questo caso, la prosa ha dato vita ad una musicalità delicata, che forse è intrinseca nella storia stessa e anche nella resa frizzante del regista Matteo Cecchini, che sappiamo essere molto attento al ritmo e alle dinamiche dei movimenti dei personaggi. È infatti cantando che è entrato in scena il bizzarro Figaro, interpretato da Fabrizio Dionisio, il quale ha iniziato un dialogo colorato e frizzante con Lindoro, interpretato da un naturale Matteo Timori. L’entrata e l’uscita dei personaggi di scena sembrava riecheggiare i pezzi di una scacchiera, sempre pronti a muoversi contro il colore opposto, in un simpatico gioco di incontro-scontro, evidente soprattutto negli scambi fra Rosina, Lara Bianchi e la tutrice Sofronia, Lucia Valeri. Il sobbalzare dei personaggi in attesa di cogliere in fallo l’altro ha quasi reso l’idea del fatto che all’interno dell’uomo ci sia un istinto che tende sempre a preservare se stessi, a scapito degli altri, che invece devono essere ingannati. Tutti sembrano cedere alla trappola degli altri, ognuno fa parte di questo gioco in cui vince chi sa truffare l’altro. Tutti, eccetto il notaio, personaggio interpretato da una composta Carla Gabellini, che, ligio al suo dovere, non riesce ad aprire gli occhi neppure quando tutti hanno ormai capito come sono andate le cose, tanto che lo spettacolo è terminato con un corale “Bona” rivolto allo stesso legale, ad indicare che non ha capito niente. Questa conclusione spiritosa e spontanea ha lasciato gli spettatori col sorriso e con la voglia di vedere il secondo atto martedì 6 luglio a Piazzano al Teatro di Paglia, sempre alle 21.00.

Caterina Tortoli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 luglio 2021

 

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