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RECENSIONE – Il viaggio verso la libertà

Posted On 09 Gen 2020
By : Irene De Vito
Comment: 0
Tag: Borgo san lorenzo, La Nuova Compagnia, StraniTipi, Terra di nessuno, Villa Pecori Giraldi

BORGO SAN LORENZO – A conclusione della mostra 2019 d. C. che si è tenuta a Villa Pecori Giraldi, “La Nuova compagnia”, in collaborazione con “StraniTipi” e “Terra di nessuno”, ha deciso di mettere in atto lo spettacolo “Il viaggio verso la libertà”, riflettendo su tematiche molto vicine tra loro in modo diverso, con il fine comune di trasmettere lo stesso messaggio.
Libertà è una parola che racchiude molti significati e molte storie, per noi oggi scontata perché garantita. Ma garantita da chi? E perché? E per quanto tempo?
Durante lo spettacolo, attraverso letture, canzoni (di cui alcune scritte interamente da Cesare Grazzini) e riflessioni si sono percorse tappe importanti- anche se spesso tragiche- della storia, partendo dal dramma della seconda guerra mondiale, passando per i martiri della Resistenza e molti altri momenti per arrivare alla situazione di oggi e alle storie dei nostri contemporanei.
Partire ricostruendo il passato ha mandato il messaggio che la memoria non è guardare indietro, non è rifugio dal presente, ma è filtro per poter vedere nel presente situazioni che in modi diversi, in tempi diversi, possono risolversi nell’odio verso il prossimo, nel conflitto, nella mancanza di diritti.
Arrivare al presente, invece, ha fatto capire che la libertà che abbiamo oggi non è un diritto acquisito: chi lo ha è perché qualcun altro ha lottato, si è sacrificato, ha mantenuto vivo un ideale perché le persone dopo di lui potessero veder riconosciuti i loro diritti.
Sicuramente, poi, non tutti possono vantare la stessa fortuna, basti pensare a chi oggi sta lasciando la sua casa, si sta preparando per un lungo viaggio che forse ucciderà i suoi figli, o egli stesso, per cercare un posto dove vivere una vita dignitosa, per cercare la sua libertà.
Come dice la canzone di Gaber, cantata durante lo spettacolo, “libertà è partecipazione”, è restare attivi, denunciare le ingiustizie, empatizzare con le cause dell’altro e renderle proprie.
Veicolare un così importante messaggio non è una cosa semplice e scontata per nessuno, ma questo spettacolo è stato la dimostrazione che a volte una poesia o una citazione, una canzone o una riflessione, possono arrivare nel profondo e far riflettere davvero.

Viola Arinci
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 Gennaio 2020

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