RECENSIONE – Il “Varietà” della Filo a Destinazione Teatro
VAGLIA – Dunque la “new generation” della pluridecennale Compagnia barberinese Filodrammatica Marcello Nutini, sabato 29 marzo, ci ha intrattenuto con un’ora abbondante di spettacolo Varietà, presso il teatro del Centro Polivalente di Vaglia.
Parlo col portavoce Leonardo Chiari, prima dell’inizio della pièce, mi incuriosisce la scelta della proposta: il Varietà, genere desueto sui palcoscenici.
Chiari precisa che la formula di intrattenimento del Varietà è proprio quella insita nel termine: non vi è dunque, un fil rouge che conduce lo spettatore da una situazione iniziale ad una finale, si tratta piuttosto di micro/eventi musicali e/o recitati, di sketch e balletti che creano una giostra variegata e multiforme per il divertimento dello spettatore.
Si spengono le luci. Gli immancabili presentatori (come in ogni buon Varietà) introducono i vari segmenti.
Qualche impaccio nella successione si nota, ma é compensato da alcuni monologhi di presa: le belle citazioni di Chiari da Novecento di Baricco, la donna che si ribella ad un amore divenuto abitudinario, un processo dove “la legge NON è uguale per tutti”.
Si inframezzano i presentatori (il cui ruolo andrebbe forse affinato visto che è giocato sullo stereotipo della valletta/oggetto che si rivale sul “vero” presentatore).
Di grande suggestione le canzoni proposte in LIS (la lingua dei segni): l’interprete, Claudia Giannerini, è davvero capace e coinvolgente.
Come ogni Varietà che si rispetti, non mancano momenti strappa risate: mi riferisco nello specifico, all’ingresso, a più riprese, dei due “ballerini/uomini travestiti”(è proprio il caso di dirlo!). Le loro performance appaiono, come forse nell’intento della compagnia, ludiche ed estemporanee, come a voler interrompere il dipanarsi degli step che costituiscono il Varietà.
Il pubblico che riempie la Saletta del Centro, a dispetto degli allarmismi di quest’ultimo periodo, è coinvolto fino alle ultime note dance dei balletti con i quali la compagnia saluta noi spettatori.
Chapeau al gruppo amatoriale di Barberino che si è messo in gioco con un Varietà, genere sicuramente spinoso perché esige grande fluidità. Aspettiamo la Filo con altre belle pièces!
Intanto…
A sabato prossimo!
Stesso posto
Stesso ORA
Altro genere.
Altri stimoli!
Maria Cristina Rabatti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 marzo 2020