RECENSIONE – Cronache dal pianeta chiamato Donna
BORGO SAN LORENZO Si è svolto lo scorso giovedì lo spettacolo “Cronache dal pianeta chiamato Donna” con la regia di Marco Paoli.
Questo spettacolo è stato il primo appuntamento del palinsesto di “Lezioni di rispetto” importante progetto organizzato dall’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
La pièce teatrale si è aperta con un elegante clownerie che ha avuto l’onore e l’onere di aprire uno spettacolo che avrebbe potuto cadere prigioniero di facile retorica. L’argomento trattato è sicuramente difficile da rappresentare in Teatro e la delicatezza dell’argomento prevedeva un grande equilibrio nella scelta dei pezzi recitati e delle musiche che li hanno accompagnati.
La serata si è svolta in modo sereno, lineare ed elegante senza mai enfatizzare o minimizzare le emozioni che inevitabilmente i temi trattati hanno suscitato negli spettatori.
Il pubblico ha sorriso e a tratti riso ai monologhi a cui ha assistito. Molti i giovani in platea hanno potuto riflettere meglio su temi scabrosi “passando” dall’allegria.
Numerosi sono stati i momenti di autentica commozione che hanno avvolto gli spettatori, durante i pezzi che hanno raccontato la violenza nella più cruda realtà, il silenzio innaturale in sala lo ha testimoniato.
Molti gli artisti in scena provenienti da realtà diverse che si sono succeduti sull’assito del Teatro mostrando una sensibile professionalità nell’interpretazione di testi scritti dalla sociologa Maria Grazia Fontana, presente in sala.
Un excursus sulla violenza che fin dai tempi lontani si perpetua sulla donna fino ad arrivare ai giorni nostri come rimarca, quotidianamente, la cronaca.
Ha chiuso la serata l’intervento di Stefania Ciardi, assessore di Borgo San Lorenzo con delega alle pari opportunità, che ci ha esortato a partecipare attivamente al progetto presenziando agli altri appuntamenti relativi al tema del Rispetto.
Bravi veramente tutti gli attori e i musicisti, il vero protagonista però questa volta è stato il regista Marco Paoli per essere sfuggito ad una vana e artificiosa ricerca dell’effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni.
Attenzione, però, dietro le quinte hanno un po’ troppo rumoreggiato forse perché il tema trattato era veramente importante. Parte del ricavato sarà donato ad Artemisia. “Insieme ce la possiamo fare, gli uomini e le donne per le donne!”.
P.B.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 novembre 2019