“Italia-Brasile 3 a 2. Il ritorno” con Davide Enia al Teatro Giotto di Vicchio
Nel 2022 ricorre un doppio anniversario: il quarantennale della partita di calcio giocata allo stadio Sarriá di Barcellona tra la nazionale azzurra e quella carioca, in occasione del Campionato Mondiale di Calcio del 1982, e il ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2. Proprio in quest’ottica, Il ritorno del sottotitolo allude alla partita da giocarsi per il passaggio del turno dopo quella comunemente battezzata come “l’andata”. Mantenendo inalterati lo spirito e i punti cardinali del lavoro, ovvero la rievocazione al contempo epica ed intima di quella che più che una partita fu un vero e proprio atto identitario e comunitario, ciò che si trova a risplendere oggi sono le presenze delle assenze. Lo stadio Sarriá di Barcellona, per esempio, non esiste più, raso al suolo e così consegnato alla dimensione puramente metafisica dell’immaginario. E, soprattutto, a differenza del debutto di Italia-Brasile 3 a 2 nel 2002, è morto Paolo Rossi, il Santissimo Pablito Nostro Signore delle Rivincite, oggi più che mai eroe dei due mondi. È morto Enzo Bearzot, che di quella nazionale fu lo stratega. È morto Socrates, il Dottore, autore del momentaneo pareggio del Brasile. È morto Valdin Perez, portiere, tre volte crocifisso da Pablito, agnello sacrificale perché il rito avesse compimento, necessario contraltare perché il mito si strutturasse. E poi è morto zio Beppe, uno dei protagonisti della strana umanità assiepata davanti alla TV del salotto di casa Enia, e zio Beppe stava sempre assittàto antìcchia in disparte per via dei vestiti mai lavati ma sempre indossati per ogni partita della Nazionale, perché quei vestiti portavano bene.
(Fonte: Comune di Vicchio)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 gennaio 2023