Al cimitero germanico della Futa in scena “Salomè” della compagnia underweARTheatre
FIRENZUOLA – Tornano gli spettacoli al cimitero germanico della Futa. Domenica 19 e 26 settembre alle 16.00, andrà in scena lo spettacolo “Salomè”, liberamente ispirato dall’opera di Oscar Wilde, con adattamento e regia a cura di Filippo Frittelli.
“In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: ‘Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui’. Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: ‘Non ti è lecito tenerla!’. Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta…”
É il personaggio stesso che al principio si rivolge allo spettatore, in cerca, forse, di un conforto, nell’intento di voler giustificare il suo destino, attraverso il racconto segreto della sua vicenda personale, consegnando subito una manifestazione del suo essere. La storia invece di essere narrata, appare confessata dai protagonisti, in una memoria del sé che crea un piano parallelo fra tempo del ricordo e tempo della narrazione, gettando le premesse per estendere il perimetro interpretativo ed aprire spiragli in cui cucire elementi di contemporaneità, addivenendo ad una vicenda teatrale in cui il sapore mitologico viene rivissuto nell’oggi, con altrettanta verità e stupore nella suggestiva e solenne cornice del Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa.
Sulla vicenda biblica, ambientata all’alba del cristianesimo, e sul culto del corpo come incarnazione di Dio, Oscar Wilde guarda alla vicenda di Salomè per dipingere in maniera magistrale il dramma umano dell’amore nella sua tragica impossibilità di trasfigurazione, l’amore che non può essere vissuto nella sua pienezza che nella conoscenza e in una successiva assenza, in quel mistero che, preludio della morte, è unico e irripetibile, perfino più grande del mistero della morte stessa.
Se è una prerogativa dei grandi testi della letteratura con il loro selciato drammaturgico lasciare accesso a interpretazioni molto diverse, significati sempre nuovi, essere guardati e amati in modo perfino contraddittorio, anche noi in tale accezione abbiamo ripensato la prosa dello scrittore inglese dando vita ad una messa in scena festosa, ardita e ambivalente per un lungo canto alle passioni e alle conseguenze dei pensieri e delle azioni umane.
La maestria di Wilde è quella di far coesistere i personaggi con l’assenza del loro amore, Erode per Salomé, Salomé per Giovanni, Giovanni per Colui che Verrà, in una sorta di gioco di specchi dentro ad un’attesa messianica ma funesta, un’attesa che svuota la storia della sua stessa necessità, ed i personaggi della loro stessa memoria. Essi appaiono quasi senza epifania, dirottati soltanto dalla forza dei loro desideri che generano il cortocircuito di uno sguardo sullo sguardo, di un guardare la direzione del guardare e di un osservare l’apparire delle cose, in forme e colori, che trasporta verso un’interpretazione superiore e più intima al contempo dove la richiesta della testa del Battista da parte di Salomè spacca l’atomo della necessità e della voluttà.
Prenotazione obbligatoria via mail o chiamando il numero 348.2502920. Acquisto biglietti online o presso la biglietteria all’ingresso, aperta 45 minuti prima dello spettacolo. Parte dell’incasso sarà devoluto a Emergency – Afghanistan
L’accesso sarà consentito unicamente alle persone munite di Green pass.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Settembre 2021
Pingback: Il Filo – notizie dal Mugello » Al cimitero germanico della Futa in scena “Salomè” della compagnia underweARTheatre